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Film da vedere-2

Seconda puntata della rubrica tanto richiesta! Eccovi allora a disposizione i primi tre film in classifica davvero da vedere in streaming gratis con recensione...

American Gangster Poliziesco
parte 1: http://www.megavideo.com/?v=EBKI8R0A
parte 2: http://www.megavideo.com/?v=BZ0QK40X
Harlem, 1968. Frank Lucas, gangster nero e "ricercato", ama la famiglia, prega in chiesa e fa la guardia a Bumpy Johnson, un "padrino" che accoglie le suppliche di Harlem e distribuisce tacchini il Giorno del Ringraziamento. Richie Roberts, detective ebreo e incorruttibile della contea di Essex, sta divorziando dalla moglie, ha dimenticato di dire le preghiere e dà la caccia ai malavitosi e ai distributori di tacchini. Alla morte di Johnson, Lucas, più moderno e manageriale del vecchio padrino, subentra nelle sue attività, elimina gli avversari e diventa in pochi anni un potente boss della droga. Scavalcando le famiglie mafiose e rifornendosi di eroina direttamente nel sud-est asiatico, Lucas accumula una fortuna e attira l'attenzione di Richie Roberts. I loro percorsi, opposti e paralleli, si incontreranno sotto il ring del match del secolo: Alì-Frazier. Soltanto uno resterà in piedi, vincendo ai punti.
Dentro una fotografia livida e bluastra, sotto un cielo che piove pioggia e neve, si fronteggiano due eserciti: da una parte i gangsters e i poliziotti corrotti della Unità Speciale della Narcotici, dall'altra gli agenti di Roberts, "puri" come l'eroina spacciata da Lucas. Da una parte il caos, dall'altra l'ordine.

Malcolm X Biografico
Dall'autobiografia di Malcolm X, redatta con la collaborazione di Alex Haley. Vita e morte dell'afroamericano Malcolm Little (Omaha, Nebraska, 1925 – New York 1965), ragazzo di strada soprannominato Detroit Red e Satan, convertito all'Islam col nome di Malcolm X dove la “X” sta al posto del cognome perduto nel tempo. La CIA e i suoi ex compagni lo misero a tacere per sempre il 21 febbraio 1965. È stato scritto che è un contenitore di 3 storie: un manifesto per i neri d'America, ossia un film a programma e di propaganda; una biografia agiografica in bilico tra il musical e il gangster movie; una parabola evangelica su un profeta e martire. Si può dissentire, ma a tenere insieme le varie componenti ci sono in ogni modo un attore (D. Washington con la voce di Francesco Pannofino) e la regia di un direttore d'orchestra che conosce bene la sua musica. Pur con il suo pittoresco stereotipato, i passaggi agiografici, le omissioni strumentali, i manierismi, le astuzie oratorie, è il ritratto di un principe. Nel cast ben 90 attori e 8 partecipazioni straordinarie. By MYmovies

Troy epico
Il titolo è emblematico: Troia, non Iliade come nel poema del grande Omero. Il vate si concentrava sull'ultimo mese di battaglia, in particolar modo sugli ultimi dieci giorni, affrontando lungamente i complessi rapporti che legavano gli achei tra di loro e, a loro volta, il popolo invasore con gli assediati. La guerra era solo un pretesto per scoprire i lati più problematici del carattere dell'uomo: coraggio, invidia, altruismo, arrivismo, amore.
Nel film di Petersen l'interesse viene spostato. E' Troia a fare da padrona, le sue mura, i suoi palazzi, quello che ne avviene fuori e quello che ribolle dentro. E' per Troia che si accendono, da una parte bramosie, dall'altra attaccamento alla terra natia ed orgoglio. E i personaggi ruotano tutti attorno al diverso rapporto che hanno con la città. Achille, il biondissimo Brad Pitt, è in cerca di gloria, e il suo disinteresse nei confronti della città verrà ridestato dalla morte del cugino. Agamennone (Brian Cox), ci viene descritto come un buffone politicante, sempre in cerca della sua gloria personale a scapito di qualsiasi cosa. Ettore e Priamo, rispettivamente Bana e O'Toole, sono il cuore pulsante della città. Entrambi hanno una famiglia (per la quale il vecchio re arriverà ad inginocchiarsi davanti ad Achille in una delle scene forse meglio riuscite del film), ma la loro vera famiglia sembra tutta Troia, in un completo abbandono nei confronti della propria patria.
Questo stravolgimento della messa a fuoco nei confronti della guerra per il controllo dell'Egeo e per l'amore di Elena (la Kruger) nei confronti di Paride (Bloom) è sicuramente funzionale alla messa in scena di un'opera così complessa come quella omerica. D'altra parte ne svilisce la potenza e la maestosità. La guerra dura quattro (!!!!!!) giorni, contro dieci anni, e l'andamento del film segue quello dei classici del genere: a grande battaglia segue la notte, dove si sviluppano amori, intrighi, passioni. Tutto così diventa prevedibile (ci si sorprende perfino a dirsi in anticipo esattamente alcune battute), perde di ariosità e di potenza.
Senza contare le varie inesattezze sulla morte di personaggi quali Menelao, Aiace, lo stesso Agamennone e Priamo. La scena della morte di quest'ultimo, nonostante sia inesatta, è tuttavia una delle poche che a livello simbolico riesce a bucare lo schermo, mettendo a confronto i due re in modo convincente. By CINEMAplus.it

Arrivederci a tutti!

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